lunedì 24 novembre 2008

A volte i video parlano da soli. Pd e Pdl fanno a gara a chi fa più schifo ?

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Iniziamo con il pizzino dell'on. (del Pd, partito d'opposizione, sic!) Latorre pescato in diretta Tv a suggerire come intervenire all'esponente del Pdl l'on. Bocchino.

http://it.youtube.com/watch?v=40cUq0nv_7Y

Villari (altro on. Pd, protagonista della bagarre per la presidenza del consiglio di vigilanza Rai) a confronto è un uomo ammirevole per la lealtà verso il proprio partito.

Per chi avesse dubbi sul contenuto del messaggio di Latorre, ecco pure il video dove viene mostrato dal direttore di rete Piroso "il pizzino della discordia".

http://it.youtube.com/watch?v=0lhzkrkus7g&feature=related

Ora invece passiamo al tristissimo e drammatico (già ritirato ufficialmente dallo stesso comitato promotore, il che è tutto dire) spot elettorale di Gianni Chiodi ( candidato presidente Pdl alle regionali in Abruzzo).

Un vergognoso e palesissimo spot basato sul voto di scambio, un voto per un lavoro.

Clientelismo becero costruito sulla pelle dei giovani disoccupati.

Ecco il video, messo in rete dal comitato a favore del candidato presidente CARLO COSTANTINI (appoggiato anche da Rifondazione Comunista).

http://it.youtube.com/watch?v=09FF_hBUhso&feature=related

Per entrambi i casi direi che, fra voto di scambio e pizzini, la Mafia S.p.a. nostrana ha fatto scuola.
Complimenti agli studenti Latorre e Chiodi , ai rispettivi partiti e a chi ancora li sostiene.

Ora scusatemi, ma devo correre in bagno a vomitare

lunedì 17 novembre 2008

Alcune considerazioni sul nuovo Campus universitario

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Introduco il mio commento sul futuro campus universitario conferendo il mio totale appoggio alle affermazioni dubbiose del consigliere Rito Briglia, il quale mette in luce le numerose lacune di questo importante progetto del Comune di Pesaro. Tra i suoi dubbi emerge una dichiarazione importante, ovvero quando esprime la sua preoccupazione nei confronti del “ROFfesco” Politecnico delle Arti, progetto formativo poco chiaro e assolutamente carente di reali sbocchi professionali. A mio avviso questa struttura para-universitaria mi sembra una delle solite e troppe superficialità a livello culturale targate Comune di Pesaro e uno spreco di soldi inutile per una formazione artistica che è sempre più declassata e sottovalutata dalle realtà imprenditoriali del nostro territorio. Evidentemente il geometra Nardo Goffi e il sindaco Ceriscioli non possiedono le competenze specifiche per decidere quali e quanti corsi di laurea devono essere inseriti o, addirittura, eliminati all’interno della nuova cittadella universitaria, quindi la definitiva approvazione dell’intero cantiere (compresa la scelta dei corsi di laurea) non può assolutamente essere limitata al voto di un semplice consiglio comunale. D’altro canto è opportuno convocare un tavolo di discussione con quelle parti istituzionali, formative e di categoria che rappresentano il mondo del lavoro nella nostra Provincia, cercando di mettere in moto un percorso universitario utile a colmare la domanda di specifiche figure professionali richieste da enti pubblici e imprese private locali.

Ancora una volta è stata constatata l’ennesima violenza che riserveranno al verde cittadino per far posto al dio cemento, senza valutare la possibilità di riqualificazione dei tanti edifici e spazi urbani dismessi. La politica della cementificazione “senza se e senza ma” deve terminare in nome del rispetto per l’ambiente e della salute dei cittadini, valori inestimabili che un amministratore non può sottovalutare. Attualmente la mia speranza per questa città risiede nelle prossime elezioni, auspicando la vittoria di uno schieramento politico che rinneghi gli interessi di imprenditori edili e caste varie e promuova quelli di coloro (famiglie, giovani, pensionati) che non arrivano a fine mese e rantolano nella melma della crisi economica.

Alessandro Panaroni

sabato 15 novembre 2008

Di Pietro e la commissione d'inchiesta sul G8, ma che c'azzecca ?

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Dopo il danno della vergognosa sentenza sui fatti della Scuola Diaz durante il G8 di Genova ci è toccata pure la beffa.
Mi riferisco alle sparate successive alla sentenza a firma Di Pietro, sì proprio lui, quello che poco più di un anno fa era fiero di avere affossato (alleandosi perper l'occasione con l'arcinemico Mastella, curioso !) la commissione d'inchiesta sui fatti del G8, ora chiede a gran voce l'istituzione di una commissione del tutto analoga.

Un paio di osservazioni.

Di Pietro è sicuramente il meno peggio che il parlamento può offrire oggi, visto che a livello nazionale il PD oscilla in maniera imbarazzante fra un finto antiberlusconismo e inutili proposte di dialogo.

Sia chiaro poi che cambiare idea non è illegale, anche se sono passati solo poco più di 10 mesi...

Però, caro Di Pietro, devi pensare che gli Italiani siano veramente stupidi per tentare OGGI, strumentalizzando i fatti di Bolzaneto, di trasformarti ai loro occhi, nel paladino della sinistra senza rappresentanza.

Vuole forse Di Pietro far passare l'idea (grazie anche alla soft opposizione del PD) che l' IDV possa essere il "nuovo" partito portabandiera e rappresentante della Sinistra in Italia ?

Cioè, dalla serie: potevi (dovevi) pensarci prima (un anno fa, neanche parliamo del secolo scorso).

Questo cambio repentino di idee by Di Pietro ritengo quindi che abbia solo, ed esclusivamente, fini politici, assolutamente irrilevanti ai fini concreti della vicenda in sè.

Di Pietro infatti sa bene che nessun altro in parlamento, non essendoci più partiti di sinistra, chiederà una doverosa commissione d'inchiesta sui fatti della Diaz (e non solo) e al contempo sa altrettando bene che questa commissione ad oggi non verrà mai istituita visto il governo di ampia maggioranza di centrodestra (che è stato soddisfatto ampiamente dalla sentenza, sic!).

Aggiungo un interessantissimo link che ha sicuramente esposto in maniera più chiara e dettagliata la beffa di cui sopra:

http://napoli.indymedia.org/node/6176

Se poi penso che Di Pietro e l'IDV , a conti fatti, è
quanto di più a sinistra si possa trovare oggi in Parlamento, in Italia, mi vien da ridere per non piangere.

lunedì 10 novembre 2008

"OMICIDIO EDITORIALE" RIMANDATO AL 2009

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Rinviato!!!
Finalmente una notizia positiva dal fronte del pluralismo e della libertà d'informazione editoriale.
In maniera del tutto eccezzionale lunedì 3 novembre, la commissione bilancio della camera ha approvato, all'unanimità e con parere "sorprendentemente" favorevole della stessa maggioranza di governo, il "sub-emendamento" 0.70 Bis 0301.5. Tale "sub-emendamento" modifica l'articolo 44 del decreto Tremonti ( riguardante la cancellazione del "diritto soggettivo" che regola i "contributi diretti" all'editoria cooperativa, no-profit e di partito ) rinviando la sua applicazione "a decorrere dall'esercizio finanziario successivo a quello dell'entrata in vigore del regolamento".
In poche parole, le menti "illuminate" dell'attuale maggioranza, si son rese conto dell'impossibilità d'intervento nei tagli dei bilanci di un anno che si appresta alla conclusione. Soprattutto se tali provvedimenti sono previsti all'interno della finanziaria 2009, che entrerà in vigore dal prossimo gennaio e che non può trovare attuazione nelle ultime settimane del 2008.
Inoltre, lo stesso "sub-emendamento", chiarisce che il regolamento attuativo delle nuove norme deve essere sottoposto al parere "vincolante" delle commissioni parlamentari competenti. Quindi non sarà più solo il governo, tramite il ministro delle finanze, a decidere quanti finanziamenti pubblici debbano essere versati ai giornali e quali requisiti essi debbano avere ( come invece stabilito da Tremonti nel suo decreto di legge ), ma tale facoltà decisionale spetterà anche ai parlamentari eletti nelle rispettive commissioni parlamentari.
Possiamo quindi parlare di una sostanziale vittoria, anche se lo "scontro finale" è solamento rimandato ai prossimi mesi del 2009.


Intanto prosegue la nostra campagna di sostegno all'editoria cooperativa e indipendente con la raccolta di fondi per "il Manifesto" e la vendita del materiale di "Carta".
Per quanto riguarda il materiale "clandestino", fornito dalla sede romana di Carta, disponiamo ancora di:
- 8 magliette azzurre ( 2 S di cui una nera, 2 M e 4 L ) al prezzo di 12 euro;

- 8 bandiere al prezzo di 12 euro;


- 10 riviste ( con lo speciale sul decreto legge 133/137 del tandem Gelmini-Tremonti ) al prezzo di 3 euro.



Chi fosse interessato all'acquisto di tale materiale può semplicemente contattarmi scrivendo al mio indirizzo e-mail: tovaric.roscio@hotmail.it.

venerdì 7 novembre 2008

SCIOPERO STUDENTESCO 8 NOVEMBRE

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Anche se in ritardo, segnaliamo la manifestazione che si terrà domani (concentrazione ore 8:00 parcheggio campus) indetta dal collettivo Zero In Condotta.
Per altre informazioni clikkate sul volantino.

giovedì 6 novembre 2008

BASTA DEMAGOGIA SULLE DROGHE

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Premessa: il seguente intervento è la risposta alla lettera pubblicata il 5 novembre firmata da Elisabetta Foschi (presidente di "AN verso il Pdl").
Non avendo la possibilità di ritrovare il testo originale posso solo riassumerlo brevemente sperando di essere fedele al pensiero dell'autrice: i genitori e i maestri, piuttosto che preoccuparsi della riforma Gelmini, dovrebbero "aprire gli occhi" sul più grave fenomeno dell'aumento del consumo ed abuso di droghe ed alcool fra giovani e giovanissimi (come evidenziato recentemente dal questore di Pesaro Benedetto Pasini).
Una tendenza che, a detta dell'esponente di An, è stata causata anche dalla sottovalutazione di genitori e docenti ma principalmente dalla sinistra rea di aver favorito con la sua cultura l'uso e il consumo delle droghe.


BASTA DEMAGOGIA SULLE DROGHE

Seppur giovane e poco esperto di vita politica, penso di aver comunque già capito che cambiare discorso, quando non si hanno valide argomentazioni a sostegno della proria tesi, è una pratica assai diffusa fra i politici.

Mi sto riferendo nello specifico alla lettera della presidente di An Elisabetta Foschi pubblicata sul Resto del Carlino Mercoledì 5 Novembre.

La Foschi, infatti, prende spunto dalle recenti contestazioni studentesche ma, non trovando evidentemente validi argomenti in difesa del decreto Gelmini, sposta l'attenzione e la sua indignazione verso una tematica complessa quanto delicata come quella della "droga".

Cosa ancor più sconcertante risulta essere, per chi scrive, il grado elevato di semplicismo e demagogia con cui tale argomento viene trattato dall'esponente politica di AN.

Inanzitutto, per indicare i colpevoli del preoccupante e costante aumento del consumo di droghe (giustamente segnalato dal questore di Pesaro), punta il dito contro genitori ed insegnanti, come se educare un figlio/studente sia compito facile.

Non credo che, comunque, sia compito di un politico, senza specifiche competenze in materia educativa, dare lezioni di pedagogia a chicchessia.

Comunque, nel prosieguo della sua lettera, la Foschi continua con acute spiegazioni socio-antropologiche sostenendo che la colpa dell'escalation dell'uso ed abuso di droghe (ed alcoolici) è da riscontrare soprattutto in una presunta cultura "della sinistra" colpevole di promuovere il consumo delle droghe (soprattutto quelle leggere) fra i giovani.

Tale affermazione in sè ha proprio dello "stupefacente", è il caso di dirlo.

Bisognerebbe infatti, al posto di avventurarsi in simili determinazioni di cause/effetto tutte da dimostrare, fare riferimento alla leggi vigenti in materia in Italia, valutarne le conseguenze e trarne le dovute conclusioni.

In Italia, da diversi anni fino ad oggi, la materia "droga" è regolamentata dalla legge Fini-Giovanardi, approvata dal centrodestra nella scorsa legislatura.

Vorrei ora far notare che, grossomodo, proprio dall'approvazione di questa legge che "casualmente" si consolida e cresce in maniera costante il trend di aumenti nel consumo/abuso di droga (un vero e proprio boom per quanto riguarda la cocaina) nel nostro Paese.

Questa, benintesi, non è una mia personale opinione, ma quanto ci dicono i dati dell'Istituto Superiore di Sanità e un recentissimo studio dell'Osservatorio europeo sulle droghe (relazione annuale 2008)
Un politico non dovrebbe occuparsi in primis delle leggi, prima ancora di lanciarsi su ogni possibile e personale analisi di tipo sociologica, pedagogica e culturale ?

Inoltre ci sarebbe di che parlare anche sulle droghe legali e "di stato" (psicofarmaci, sigarette,slot-machine oltre all'alcool) anch'esse in drammatica ascesa per numero di abusi e spesso protagoniste in negativo di tragici eventi di cronaca.

In definitiva, credo che una tematica così seria non debba essere ridotta a delle invettive dal sapore di spot elettorale o banali affermazioni ideologiche a mo' di slogan del tipo "per la sinistra assumere droghe non pregiudica il futuro" [sic!] o "la sinistra promuove le droghe leggere" [solo perchè si ritiene che farsi una canna sia diverso che usare eroina/cocaina?].

Credo piuttosto sia più utile aprire un dibattito serio e ragionato sui problemi e sugli effetti della legislazione attualmente vigente in materia di droga, sulle eventuali modifiche apportabili (molte), per farne possibilmente un bilancio a diversi anni di distanza dalla sua entrata in vigore.

Iron Italiani - Prc - Coordinatore Giovani Comunisti Pesaro

mercoledì 5 novembre 2008

RIPORTANDO L'ANTIFASCISMO IN PIAZZA!

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Quello che è certo di tale resoconto è la difficoltà di condensare nello spazio di poche righe il lavoro e il senso di partecipazione attiva ed emotiva che hanno portato alla manifestazione antifascista del 25 ottobre in quel di Pesaro.
Considerata la condizione di elevata apatia e indifferenza della cittadinanza pesarese, nonchè l'estrema difficoltà nel dialogo e nella ricerca di vie di sensibilizzazione, possiamo stilare un resoconto positivo delle quasi cinque ore di "Sit - In allargato", consumato nella cornice di Piazza del Popolo. Ogni associazione ha portato la sua soggettiva condanna allo squadrismo di matrice neo-fascista e ad ogni forma di intolleranza o violenza perpetuata nei confronti del "DIVERSO".
Al di là della numerosa o meno partecipazione, quello che mi preme evidenziare è l'esistenza attiva di un gruppo, seppur eterogeneo, di singoli, associazioni, collettivi che non ha ceduto acriticamente al "trend revisionistico" del bipartitismo italiano. Un gruppo che non è rimasto vittima del mero progetto di banalizzazione mediatico-politica di un fenomeno come quello del FASCISMO, che trova applicazione quotidiana nel nostro paese.
Come disse Pasolini: " il Fascismo è un atteggiamento di spirito", non è quindi solo un determinato progetto politico, ma l'insieme di specifici comportamenti, individuali o di gruppo, somatizzati attraverso il sessismo, il bullismo, il machismo, l'omofobia, la xenofobia, lo sciovinismo e il cameratismo, visto come unico rimedio da molti misantropi per sfuggire all'isolamento in cui sono costretti da una società pervasa dalle leggi di un mercato sempre più spietato che alimenta l'individualismo viscerale della persona.
Il Fascismo non è quindi un fenomeno anacronistico, legato al ventennio e definitivamente stroncato a Piazzale Loreto.
Piuttosto, una sorta di occulto "filo nero" lega il ventennio mussoliniano alle attuali ricette Kossighiane e ai fantasmagorici format revisionistici di Gelli.
Il Fascismo è sopravvissuto intatto alla tragedia della Seconda Guerra Mondiale, e in un perfetto processo di continuità si è annidato nei vertici delle forze dell'ordine e dei servizi segreti della prima Repubblica italiana, creando uno "stato nello stato", o meglio uno "stato parallelo" e occulto, che sotto l'influenza del blocco atlantico ha manipolato ogni evento della nostra debolissima e giovanissima democrazia.
L'attuale maggioranza di governo deriva direttamente da questa tradizione. La tessera "1816" della P2, appartenuta all'attuale presidente del Consiglio, e il ruolo messianiaco incarnato da Almirante per individui come Fini e La Russa, son esempi più che eloquenti e tangibili della situazione di ottima salute del Fascismo in Italia.
Per questo ribadisco l'importanza che ha rivestito tale iniziativa. Per noi singoli e per lo stesso gruppo dei Giovani Comunisti che, come disse Majakovskij, deve liberarsi dalle rigide pareti delle sedi di partito e ritornare a vivere ed interagire nelle piazze.
L'unico rammarico rimane l'ormai costante disinteresse delle istituzioni locali verso qualsiasi iniziativa che incentivi l'aggregazione spontanea e non coatta. Verso tutto ciò che implichi la salvaguardia di valori portanti della costituzione, l'ANTIFASCISMO in primis. In poche parole verso tutto ciò che non faccia riferimento alle scelte dirigentiste della segreteria del PD e delle sue propaggini amministrative locali, come accade da tempo nel territorio pesarese.
La speranza è che tale spirito aggregazionista/collaborativo sopravviva all'istantaneità temporale e diventi un'efficace strumento per risvegliare le istituzioni e la città tutta dal lassismo perseverante, che viene applicato ripetutamente nell'analisi di ogni episodio di intolleranza di stampo neo-fascista.
Questo è tutto...


ROSCIO

martedì 4 novembre 2008

Election Day in USA. Comunque vada: un cordiale fanculo [cit. MCR] al presidente "che entrerà nella storia"[cit.Silvio B] George W. Bush

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Oggi è il giorno della verità in America.

Il giorno in cui gli americani sono chiamati a definire il loro futuro (e in buona parte anche quello del resto del mondo se la storia ci ha insegnato qualcosa).

Inanzitutto spero che rispondano alla chiamata alle urne più americani del solito ( gli USA infatti sono una delle democrazie con il tasso di astensionismo più alto, dato spesso dimenticato) e soprattutto che scelgano la speranza, la possibilità di cambiare (in meglio), che insomma votino per Obama, per il nuovo.

Anche perchè onestamente non penso che gli USA possano sopravvivere ad altri 4 anni di presidenza Repubblicana, per non parlare poi dell'eventuale politica internazionale di una coppia come quella McCain-Palin. Da paura.

Unica cosa certa, comunque vada, è che l'attuale presidente George W. Bush finalmente sarà costretto a fare le valigie dalla Casa Bianca.

Ma poteva il nostro mitico super presidente Silvio Berlusconi , (il fatto risale al 13 ottobre) evitare di leccar... emh di dare una sua personale valutazione dell'operato del Texano guerrafondaio ?

No, no che non poteva, vale la pena ricordare le parole utilizzate in tale occasione:
Il saluto di Berlusconi a Bush: «Storia dirà che sei stato un grandissimo presidente»

e anche
«Bush è un uomo di grandi principi, grandi ideali, grande visione, ma soprattutto uno che ha il coraggio di perseguire questa visione. In lui non ho mai visto il calcolo del politico, ma la spontaneità e la sincerità di colui che crede in quello che fa. Mi è stato facile condividere le decisioni di Bush fondate sull'amore della libertà, la democrazia e il rispetto per gli altri».


FANTASTICO.

A volte mi chiedo se mentre parlava pensava veramente a Bush, no perchè in tal caso bisogna fare i complimenti sinceri al nostro Presidente del Consiglio per la facoltà di disaccoppiare pensiero e parola.
Ammenochè, ipotesi vieppiù agghiacciante, Silvio credeva e crede tutt'ora in quelle parole proferite a Bush nell'ultimo incontro ufficiale fra i due.

Caro Silvio Berlusconi, MI CONSENTA, CRIBBIO, un personale e breve bilancio dell'operato del suo amico Texano.

Chissà se la storia e gli storici si ricoderanno di queste piccole macchie nell'operato di Bush che mi vengono in mente appena penso all'attuale, ancora per poco, presidente USA.

ELEZIONI E DEMOCRATICITA': probabilmente l'unico presidente del dopo guerra ad essere stato eletto senza averne il diritto.
Ricordate lo scandalo voti in Florida quando lo sfidante era Al Gore?
Solo un passo indietro di quest'ultimo sbloccò la situazione, che rimane comunque una pagina oscura della storia delle elezioni presidenziali americane.

AMBIENTE: eccetto per ultimi, e disperati, tentativi di favorire fonti rinnovabili ed energia pulita, mi piace ricordare Bush come fervente oppositore del protocollo di Kyoto (peraltro un accordo anche fin troppo blando) che non ha mai voluto ratificare.
Inoltre Bush non ha mai sentito il dovere di rendere conto al mondo il perchè l'America e gli Americani hanno il diritto di inquinare, a livello pro capite, più di qualsiasi altra nazione mondiale (a volte anche 4-5 ordini di grandezza, a seconda della nazione di riferimento).
Anzi, come fece il padre, in più occasioni ha ribadito il "diritto dei cittadini americani al proprio tenore di vita".

POLITICA INTERNAZIONALE: Afghanistan e Iraq, giusto per soffermarci agli esempi massimi
delle decisioni di Bush fondate sull'amore della libertà, la democrazia e il rispetto per gli altri
.
Due conflitti tremendi che non hanno risolto nessun problema di quelli ipotizzati (il terrorismo internazionale è ancora lì, anzi si è espanso e frammentato), in compenso hanno causato centinaia di migliaia di morti, feriti e profughi civili. Diverse migliaia di morti fra le truppe occidentali.
E, soprattutto, non si intravede neanche l'ipotetica fine di questi disastri totali.

POLITICA ECONOMICA: La recente crisi finanziaria (che si sta abbattendo sempre più nell'economia reale)è cresciuta ed esplosa negli USA e può essere paragonata come gravità e effetti disastrosi solo a quella del '29.
Non male.
Curioso poi la medicina somministrata da George SuperNeoLiberista W. Bush : a salvare il sederino di banche e sistema economico ci pensano le casse statali.

DIRITTI UMANI: Guantanamo (e come dimenticare Abu Ghraib )è stata ed è sicuramente una lezione per il rispetto dei diritti civili ed umani che la storia non dimenticherà.

Per ragioni di spazio concludo qui questo piccolo bilancio dell'operato di Bush.

Ognuno poi può fare una sua personale valutazione e decidere se ricordarlo come un grandissimo presidente o, credo che è la maniera più consona alla luce di questi 8 anni di presidenza, salutarlo con UN CORDIALE FANCULO MISTER BUSH.

lunedì 3 novembre 2008

LA LETTERA NON PUBBLICATA : PERCHE' ANCORA ANTIFASCISTI

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Come scritto nel post di ieri, oggi pubblichiamo la lettera (in risposta ad un intervento di una giovane azzurranel RdC) che ci risulta essere stata ignorata totalmente dal RdC.

Buona lettura.

PERCHE' ANCORA ANTIFASCISTI

La nostra identità antifascista ci ha negato di esimerci dal replicare
all'intervento di Eleonora Gregori Ferri, giovane militante del Pdl,
pubblicato sulle pagine de "Il Resto del Carlino" del 27 ottobre 2008.
Attualmente riteniamo che sia fondamentale riaffermare e promuovere
l'antifascismo come valore portante della Costituzione Italiana, testo
"sacro" della nostra democrazia, troppo spesso dimenticato e
recentemente vittima di attacchi revisionisti da parte delle
istituzioni. Per noi il fascismo, a differenza di quanto sostiene
Eleonora Gregori Ferri, è un fenomeno vivo che si nasconde dietro
atteggiamenti di arroganza e intolleranza; come definire altrimenti i
recenti fatti di cronaca avvenuti nella nostra tranquilla città e
dintorni?!
La riuscita manifestazione di sabato scorso è stato un segno tangibile
di un senso di orgoglio e rivalsa dell'antifascismo contro la violenza
squadrista perpetrata da frange estremiste di destra che, citando la
lettera di Eleonora, non sono vecchi fantasmi del passato, ma triste
realtà.
Raccogliamo speranzosi comunque, nonostante i tagli indiscriminati
alla scuola pubblica e il rigido sbarramento contro le politiche
ambientali europee posto dal governo, l'invito della "giovane azzurra"
a riflettere sul nostro futuro e su quello delle prossime generazioni.
Del resto la speranza è sempre l'ultima a morire.

Alessandro Panaroni
Coordinatore provinciale Giovani Comunisti

Iron Italiani
Coordinatore comunale Giovani Comunisti

domenica 2 novembre 2008

IERI Il Resto del Carlino Pesaro OGGI il giornale dei giovani azzurri ?

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Anche se in ritardo, vedremo di fare il punto di una curiosa vicenda che ha come protagonisti il quotidiano di cronaca locale più seguito a Pesaro, parlo del Resto del Carlino (RdC) e i giovani azzurri pesaro (gruppo politico giovanile del PDL).

Beninteso, ognuno è libero di dare le notizie come vuole e SE vuole.

A volte però è anche giusto soffermarsi per fare un'analisi di come e/o quando certe notizie vengono pubblicate (o non pubblicate).

Ecco la vicenda in breve.

Due settimane fa sul RdC gran articolone, con tanto di foto, della coordinatrice dei giovani del PDl (Sara Marino), per la grande e maestosa riapertura del "blog" dei giovani azzurri.
Che poi a dirla tutta più che un blog si tratta di una bacheca virtuale di articoli copia/incollati da altri siti/giornali... vabbè ognuno giudichi da sè.

Comunque passi, anche se più che un articolo sembrava uno spot elettorale da spazio pubblicitario a pagamento.

Ma la cosa veramente scandalosa accade la settimana scorsa, mi riferisco al mitico intervento "sull'anacronismo dell'antifascismo" a firma Eleonora Gregori Ferri - Giovani Pdl Pesaro. (purtroppo non disponibile in versione web, l'avremmo volentieri pubblicata,in fin dei conti è abbastanza tragicomica )

Abbastanza innervositi dalle banalità espresse nel suddetto intervento mandiamo, una pronta risposta (che pubblicheremo sul blog domani) al RdC (e anche ai giovani azzurri)

Esito: NON PUBBLICATA.

Censurata, maliziosamente si potrebbe anche dire...ma evidentemente ci saranno motivazioni giornalistiche che a noi sfuggono e soprattutto possiamo anche capire che lo spazio a volte non basta mai in un giornale per poter pubblicare tutto e tutti.

In effetti nei giorni seguenti il giornale ha ospitato diversi interventi/lettere veramente interessanti che legittimamente si sono guadagnati le pagine...a mò di esempio si può citare la recente lettera che suonava una cosa del tipo: "genitori cattolici contro halloween, festa rea di avvicinare i bambini all'occulto/male/Satana (sic!)".

Comunque non è finita qui, un pò basiti per tali scelte editoriali e per la non pubblicazione della nostra risposta, nell'edizione del RdC di venerdì ci è toccata pure la beffa.

Indovinello: a pagina 2, fra tutti gli studenti (per fortuna non tanti) che giovedì a Pesaro non hanno manifestato, chi è che ha qualcosa da dire ?
Eleonora Gregori Ferri, ovviamente qui presentata semplicemente come "studentessa" (a favore del decreto Gelmini).
Caspita che coincidenza !
Comunque siamo fiduciosi, potrebbe anche trattarsi di una caso di omonimia.

Peraltro nella stessa pagina era presente l'ennesima lettera della coordinatrice dei giovani del PDL, la suddetta Sara Marino.

Bisogna solo capire il rapporto fra Maometto e la montagna a questo punto:
è il RdC che spasima per qualsiasi parola proferita da esponenti giovani e azzurri della politica pesarese
oppure
sono i giovani fan del Berlusca che piantonano di interventi, lettere e articoli la povera redazione del RdC che si ritrova quindi costretta a pubblicarne almeno una piccola parte ?

Boh, in fin dei conti NOI, giovani comunisti, chiediamo solo di poter dire la nostra di tanto in tanto.

In passato questo è successo con tutte le testate, ma ultimamente per i fatti elencati iniziamo a nutrire un pò di dubbio e perplessità.

Intanto domani pubblicheremo la lettera censur...emh non pubblicata oggetto di questo lungo post.