martedì 30 dicembre 2008

CENA SOCIALE DEI GIOVANI COMUNISTI DI PESARO/URBINO DOMENICA 4 GENNAIO 2009

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I GIOVANI COMUNISTI DI PESARO - URBINO INVITANO TUTTI I TESSERATI, SIMPATIZZANTI, AMICI ED EVENTUALI INTERESSATI, ALLA CENA SOCIALE DI DOMENICA 4 GENNAIO 2009, PRESSO LA SALA SOTTOSTANTE IL CIRCOLO ARCI DI VILLA FASTIGGI ( P.zza Lombardini 9 ), PER AFFOGARE LE DISDETTE DELL'ANNO CONCLUSO IN UN BICCHIER DI VINO, "ESCLUSIVAMENTE" ROSSO, E INAUGURARE IL NUOVO ANNO ALL'INSEGNA DEL "SOL DELL'AVVENIRE".

AL MODICO PREZZO DI 8 EURO, A PARTIRE DALLE ORE 20,30 SI SERVIRANNO:

- CROSTINI MISTI
- PRIMO
- PIADE ACCOMPAGNATE DA SALSICCIA E VERDURE
- LENTICCHIE ANTI CASSA INTEGRAZIONE
- DOLCI PROGRESSISTI ( QUELLO CHE PASSA LA CASA )
- CAFFE'

E SOPRATTUTTO TANTO VINO ROSSO E BIRRA, COME BUONA TRADIZIONE PROLETARIA INSEGNA!


CHI FOSSE INTERESSATO E' PREGATO DI CONFERMARE LA PROPRIA PRESENZA ENTRO LA SERATA DI VENERDI' 2 GENNAIO TELEFONANDO AL NUMERO 333-5951211/MARCO - 334-3930209/IRON O SCRIVERE A GIOVANICOMUNISTIPU@GMAIL.COM.



Il 2008 è stato un anno segnato da numerose disfatte e magre consolazioni per la SINISTRA. L'anno della stagnazione del panorama politico italiano in un ipocrito teatrino bipartitista.
L'anno del trasformismo spacciato per grande innovazione politica.
L'anno del " Si può fare " e del " faccio e me ne frego! ".
L'anno del ritrovato gusto retrò gentiliano, moda austera dell'illuminata Gelmini.
L'anno del tandem Brunetta - Tremonti, assenteisti D.O.C. ma sempre giustificati.
L'anno della transumanza come hobby maggiormente in voga tra le poltrone parlamentari.
L'anno dei miracoli di cartapesta e delle burle goliardiche e mediatiche.
L'anno della recessione, della cassa integrazione dilagante, della flessibilità senza sicurezza, dei tagli, dell'ignoranza legalizzata, di Bondi come ministro della CULTURA...


l'elenco sarebbe interminabile...quindi meglio affogare questi tristi ricordi in un buon bicchier di VINO ROSSO e brindare insieme al 2009 nella prospettiva di essere riscaldati e cullati dal SOL DELL'AVVENIRE.


VI ASPETTIAMO NUMEROSI E PER ORA BUON 2009 A TUTTI!!!

FERMIAMO I RAID ISRAELIANI

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GAZA, FERRERO CON SINISTRA ISRAELIANA: “FERMARE RAID E CONSENTIRE ACCESSO AIUTI”
domenica 28 dicembre 2008
Gerusalemme, 28 dic. 2008 – Il segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, in conclusione del viaggio in Israele e Palestina nel corso del quale ha visitato i territori occupati, incontrando Abu Mazen e le massime autorità palestinesi, oggi si è recato alla Knesset dove ha avuto un incontro con il deputato arabo israeliano Mohammed Barakeh, segretario del Partito comunista israeliano e leader del Fronte democratico per la pace e l’uguaglianza.
“Con Barakeh e le forze di sinistra e pacifiste c’è perfetta identità di vedute – riferisce Ferrero al termine dell’incontro – Abbiamo convenuto sulla condanna nei confronti dei raid militari dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza; sulla richiesta di immediata sospensione di tutte le azioni militari, che continuano a mietere vittime innocenti tra le popolazioni civili; sull’urgenza di riaprire i varchi con i territori occupati, in modo da permettere l’accesso agli operatori e gli aiuti umanitari necessari a mitigare il dramma delle popolazioni martoriate della striscia”.

Ufficio Stampa Prc
28 Dicembre 2008
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M.O.: ANP PRONTA A RIPRENDERE CONTROLLO DI GAZA

Gerusalemme, 28 dic. - (Adnkronos) - L'Autorita' nazionale palestinese e' pronta a riprendere il controllo della Striscia di Gaza se l'operazione militare israeliana in corso rovescera' il governo di Hamas. "Siamo pronti a tornare nella Striscia di Gaza" -ha detto un alto esponente dell'Anp al Jerusalem Post- "riteniamo che la gente sia stufa di Hamas e voglia un nuovo governo". Un'altra fonte dell'Anp ha confidato al giornale israeliano che Fatah, il partito del leader dell'Anp Mahmoud Abbas, ha gia' diramato istruzioni a tutti i suoi esponenti nella Striscia perche' si preparino alla possibilita' di un ritorno al potere dal quale furono scacciati nel giugno 2007. "Abbiamo uomini nella Striscia che sono pronti a riempire il vuoto di potere -ha detto- ma naturalmente tutto dipende dal fatto se Israele riesce a buttar giu' il regime". Le due fonti negano che Fatah abbia esortato Israele a lanciare l'attacco, ma non nascondono la speranza che serva a far cadere hamas. E spiegano che sono pronti ad inviare uomini della sicurezza di Fatah dalla Cisgiordania, se fosse necessario.

(Cif/Zn/Adnkronos)
28-DIC-08 14:02
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RAID ISRAELIANI SU GAZA. DOMANI VERTICE UE A PARIGI
ROMA 29 DICEMBRE 2008
Al terzo giorno dell'operazione 'Piombo Fuso', Israele ha continuato a martellare dal cielo ogni obiettivo che nella Striscia di Gaza sia in qualche modo legato a Hamas e alla Jihad Islamica, della quale è stato ucciso un alto ufficiale. Hamas ha reagito intensificando i tiri di razzi Qassam e Grad, oltre 60, sui centri abitati del sud di Israele, dove tre persone sono rimaste uccise, ad Ashqelon, nel kibbutz di Nahal Oz e nella citta' di Ashdod.Il bilancio dei morti a Gaza, in gran parte miliziani, ma ci sono anche civili e alcuni bambini, continua a salire e stasera è stato stimato in almeno 343 uccisi e in un migliaio di feriti. L' Onu ha detto che almeno 57 morti erano civili, fra questi cinque sorelline vittime di un raid aereo su Jabaliya la scorsa notte.Intanto non si ferma il lancio di razzi contro Israele, dove oggi tre persone sono morte. In mattinata, un razzo piovuto su un cantiere della citta' di Ashqelon ha ucciso un manovale beduino, originario del Neghev, e ferito altre 15 persone. Questa sera, a distanza di pochi minuti, un razzo Katiuscia ha colpito la stazione degli autobus di Ashdod, uccidendo una donna e ferendo altri quattro civili, mentre un altro e' esploso nel kibbutz di Nahal Oz, a nord della Striscia di Gaza, uccidendo un uomo e ferendone gravemente un altro.

Sale così a quattro il numero degli israeliani uccisi da razzi palestinesi dopo l'inizio dell'offensiva aerea contro la Striscia di Gaza. Sabato scorso un uomo era stato ucciso nella cittadina di Netivot.I lanci di questa sera sono stati rivendicati, con un comunicato, dalle Brigate Ezzeddin al Qassam, il braccio armato del movimento islamico palestinese Hamas.
Il ministro della difesa Ehud Barak, in un acceso dibattito alla Knesset, convocata in seduta straordinaria per discutere delle operazioni a Gaza, ha affermato che Israele "ha lanciato una guerra a oltranza contro Hamas e i suoi simili'.

Il vice capo di stato maggiore Dan Harel ha detto che a conclusione dell' offensiva a Gaza "non restera' in piedi nemmeno un edificio di Hamas" e ha aggiunto che "la battaglia e' solo all' inizio". L'esercito sembra intanto solo in attesa dell' ordine di entrare a Gaza.
In un chiaro messaggio rivolto a Hamas, Israele ha permesso alle reti Tv di tutto il mondo di filmare concentramenti di carri armati e altri blindati sul confine con Gaza. In seguito pero' ha dichiarato l'area del suo territorio a ridosso della Striscia zona militare chiusa interdetta ai civili, ad eccezione degli abitanti del posto.Secondo il sito internet israeliano di intelligence, Debka, Israele avrebbe gia' cominciato a impiegare unita' di commando nel cuore della Striscia per rapide incursioni contro obiettivi di Hamas.

Nei raid aerei che si sono susseguiti nel corso della giornata e' stato ucciso a Khan Yunes Ziad Abu Tir, un alto ufficiale della Jihad Islamica da tempo attivamente ricercato da Israele e assieme a lui tre miliziani e il figlio di 8 anni di uno di questi.

Sono stati pure colpiti tra altri obiettivi l' ufficio del premier di Hamas Ismail Haniyeh e la casa di un altro esponente del movimento islamico Maher Zaqut che al momento dell' attacco, in cui 12 persone sono state uccise, non era nell'abitazione. Secondo Israele e' stato pure distrutto un autocarro con decine di razzi Grad.

Dall' Egitto sono entrati nella Striscia una decina di autocarri di medicinali mentre da questa un piccolo numero di feriti palestinesi, sembra una trentina, ha avuto il permesso di farsi curare in Egitto.

Vertice Ue a Parigi
I ministri degli Esteri dei Ventisette si vedranno domani a Parigi per un vertice straordinario sulla crisi di Gaza. In un comunicato diramato a Parigi, il ministero degli esteri francese ha precisato che " i ministri esamineranno il possibile contributo dell'Unione europea alla soluzione della crisi attuale, in collegamento con gli sforzi della comunita' internazionale, in particolare quelli del segretario generale delle Nazioni Unite".

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mercoledì 24 dicembre 2008

BUONE FESTE!

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I GIOVANI COMUNISTI DI PESARO AUGURANO...

BUON NATALE
E
FELICE ANNO NUOVO
!!!



domenica 21 dicembre 2008

Intervista al coordinatore provinciale

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tratto da www.policity.it

PESARO - Alessandro Panaroni (foto), 26enne pesarese impiegato alla Scavolini e coordinatore provinciale dei Giovani Comunisti, è il sesto intervistato della rubrica "Incontri" di Policity.it: infatti la sua intervista viene dopo quelle a Vimini, Andreolli, Di Domenico, Biagiotti e Mercantini.
Cinque domande secche con l'obiettivo di parlare, per sommi capi, del suo impegno politico nelle file della sinistra radicale.

1) Dove nascono le tue radici politiche e perché hai scelto di collocarti nell'area della sinistra più radicale.

Il mio interesse nei confronti della politica nacque intorno al quarto anno delle scuole superiori, quando incominciai a confrontarmi con professori e compagni di scuola su questioni inerenti la politica in generale, sfociando in un impegno all’interno della rappresentanza degli studenti del mio istituto. La mia collocazione in un’area appartenente alla sinistra radicale è una diretta derivante della mio visione “solidale” del mondo: in parole povere, credo che sia doveroso opporsi a certe politiche che tendono all’individualismo e a interessi personali che screditano valori importanti come il bene comune e il senso di appartenenza ad una comunità.

2) Che cosa rende un ragazzo di Rifondazione comunista renitente ad entrare nel Pd, che a livello locale è comunque espressione di un pensiero di sinistra, proveniente in gran parte dalle parti di Villa Fastiggi.

Premetto che il PD nasce come una forza di centro, una sorta di aggregazione tra ex comunisti pentiti ed ex democristiani, quindi il pensiero di unirsi a tale gruppo politico potrebbe far emergere non pochi problemi di natura ideologica. Dal dopoguerra fino agli inizi degli anni '90, Villa Fastiggi rappresentava un vero simbolo di sinistra, un’autorevole scuola di politica che formava rappresentanti degni del nome del Partito Comunista Italiano, ma allo stato attuale il nome di Villa Fastiggi è comparabile a un trampolino di lancio per aspiranti politici governisti. Ormai, a Pesaro, la definizione di sinistra è rilegata al solo nome di Rifondazione Comunista e ad alcuni movimenti cittadini.

3) A livello nazionale come vedi la situazione della sinistra estrema? Le ultime elezioni politiche sembrano avere delegittimato questa corrente di pensiero. Credi possano esserci ritorni di fiamma?

Dopo il terremoto delle ultime elezioni politiche, la sinistra sta vivendo una fase di ripensamento dei propri progetti politici. Ad esempio, nell’ultimo congresso nazionale di Rifondazione Comunista, che ha visto la deposizione dell’area bertinottiana, si è deciso di abbandonare i liderismi e di riprendere il dialogo con la base; tutto ciò dimostra chiaramente la rottura dall’esperimento della Sinistra Arcobaleno e l’avvio di una militanza che accoglie, in primo luogo, i problemi di quello strato sociale che sta pagando, a caro prezzo, la crisi attuale. Il ritorno di fiamma c’è stato! Lo abbiamo visto nelle ultime contestate elezioni regionali in Abruzzo, dove la sinistra radicale si è accapparata tre seggi e una percentuale di voto che superava il 7%.

4) Prova a tracciare un bilancio dell'amministrazione a Pesaro, alla vigilia dell'inizio del vero e proprio confronto elettorale.

Il termine “parziale” è il giusto aggettivo attribuibile all’amministrazione comunale. Il gruppo dirigente guidato da Ceriscioli ha saputo eccellere nel sociale, soprattutto nell’ambito delle strutture destinate a bambini e anziani, nella gestione della biblioteca San Giovanni e nella realizzazione del secondo tratto dell’Interquartieri pur essendo priva di una pista ciclabile. Ma i suoi “buchi” sono tanti e spero di essere il più sintetico possibile in questo elenco di lacune. Mancanza di un reale progetto per i giovani, urbanistica selvaggia non regolamentata a dovere (l’esempio più evidente), precarietà della mobilità pubblica, incapacità di rivitalizzare il centro storico - fatta eccezione per alcuni eventi -, superficialità in alcuni interventi preposti a migliorare il servizio sanitario locale e confusione immotivata sulla questione del casello autostradale, visto che la soluzione più plausibile è quella dell’unico casello in via dei Cacciatori, comoda posizione che collegherebbe dignitosamente la città.

5) Spiegaci come funziona l'attività del partito di Rifondazione comunista a Pesaro. Quali le vostre priorità, come vi ponete rispetto al territorio e ai suoi abitanti, come vi organizzate a livello giovanile.

A Pesaro Rifondazione Comunista vanta, tra le sue fila, uno dei consiglieri comunali più giovani e attivi come Rito Briglia, il quale, insieme al capogruppo Luciano Trebbi, è riuscito a scuotere la maggioranza e a vincere alcune battaglie non proprio care al PD. Ad esempio, tra le più importanti, possiamo ricordare quella dell’avviamento del reparto di riabilitazione intensiva, sorprendentemente inesistente fino ad allora, nonostante la legge prevista per gli ospedali con un bacino di abitanti pari o maggiore a 100.000. Tra le nostre priorità per il territorio, possiamo annoverare la difesa per l’acqua pubblica, un servizio che non può e non deve essere commissionato nelle mani di un’impresa privata; inoltre tra gli obiettivi è presente anche una regolamentazione dell’urbanistica, tema rovente in cui si dovranno impiegare molti sforzi. Per quanto concerne i giovani, Rifondazione Comunista possiede una delle giovanili di partito più vive della città: organizzano banchetti, cineforum, conferenze e descrivono le loro battaglie in un blog (http://gcpesaro.blogspot.com). I Giovani Comunisti li possiamo ricordare sempre in prima linea durante il periodo delle brutali aggressioni fasciste perpetrate nel nostro territorio, risultando nelle pagine dei quotidiani locali e intervenendo in Consiglio Comunale con un ordine del giorno presentato da Rito Briglia.

martedì 16 dicembre 2008

12 dicembre - InOnda

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foto tratta da Panorama.it

Con grande onore, pubblichiamo l'intervento di Elisabetta Piccolotti (coordinatrice nazionale Giovani Comunisti) che riassume la giornata di sciopero nazionale di venerdì 12 dicembre 2008 e sottolinea il conflitto sociale attualmente in corso nel mondo occidentale.
Inoltre ricordo che la coordinatrice nazionale sarà presto gradita ospite del coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti di Pesaro-Urbino...

Alessandro Panaroni

coordinatore provinciale G.C. Pesaro-Urbino



‘Io non ho paura’ ha detto l’Onda italiana nei giorni in cui Cossiga invocava ‘città a ferro e fuoco’ con ‘il suono delle sirene delle ambulanze a sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri’ e Berlusconi minacciava polizia e manganelli per lo sgombero delle scuole superiori. Quel cuore che non ha paura oggi è rivolto alla Grecia, al Politecnico occupato di Atene, alle strade bloccate dai cortei caricati dalle forze dell’ordine, allo sdegno e la rabbia per un altro ragazzo assassinato dalla repressione di Stato, Alexis Andreas Grigoropoulos, quindici anni, colpito al petto da un proiettile della polizia sabato scorso nel quartiere di Exarchia. Un altro ragazzo a cui hanno tolto la vita la politica della paura, della tolleranza zero, dell’autoritarismo di governi che ossessivamente ripetono il mantra dell’uso della forza di fronte allo squadernarsi del proprio fallimento. Perché la crisi questa volta disvela e disgela in tutta Europa: disvela i disastri di quindici anni di ideologia neoliberista applicata allo sfruttamento delle vite, e disgela un desiderio di futuro che è in primis un rifiuto determinato e radicale di un’economia basata sulla socializzazione delle perdite e la privatizzazione dei profitti. Italia, Francia, Germania, Grecia, Spagna: in tutta Europa i conflitti possono risuonare di una comune irriducibilità alla governance globale. Sotto scacco c’è un intero ciclo politico ed economico tutt’altro che astratto, fatto di politiche globali, attuate dai governi nazionali in sintonia con i diversi organismi sovranazionali, contestato per tutta la durata del suo sviluppo dalle ondate ripetute dei movimenti sociali in tutto il pianeta.
Questa volta è alta marea. Oggi lo sciopero generale inonda il paese. Ci si può azzardare a pensare che non si ritirerà così presto e così facilmente, almeno in questo vecchio continente che non riesce nemmeno a guardare di là dall’oceano, e in questo paese dove il governo dopo aver salvato per ora le banche ora è preoccupato soltanto di quanto spenderemo in regali di Natale. L’ampiezza del conflitto sociale può espandersi nella crisi di sistema: non è più all’ordine del giorno la denuncia delle conseguenze a venire delle politiche neoliberiste, esse sono già materialmente in atto nella quotidianità di milioni di persone. Licenziamenti, cassa integrazione, distruzione del sistema formativo pubblico, clandestinità per tutti i migranti che perderanno il lavoro. Tutti i nodi vengono al pettine e non più soltanto nella forma di una parzialità che alludeva ad una condizione più generale: è per questo che lo sciopero generale di oggi è il terreno di un conflitto che eccede se stesso. Migranti, operai, precari, impiegati, partite iva, studenti e ricercatori e così via: oggi in piazza va anche una necessità di mettere a critica e ripensare ogni forma della rappresentanza, politica e sindacale. E’ possibile anche grazie all’Onda, che per prima in quest’autunno ha impostato le parole d’ordine di un’opposizione più generale, e che per questo non conosce recinti generazionali e argini corporativi: quando parla di sé parla sa di pronunciare parole capaci di rispondenze e consonanze più ampie tra chi vuole guadagnare l’autonomia e la libertà delle esistenze e contemporaneamente sa di essere il centro del processo produttivo del capitalismo cognitivo.
Che differenza fa quale contratto hai in tasca se l’impresa in cui lavori può chiudere da un momento all’altro, se la totale insufficienza del welfare è talmente evidente da travolgere le sfumature di un mezzo diritto in più o in meno, se la questione è di fondo, e ciò che conta, è che in nessun modo ti viene restituita la ricchezza che hai prodotto e che produci? Nella recessione economica alla precarietà non c’è più riparo possibile: il suo carattere esistenziale non è più, come d’altronde non lo era già da un pezzo, semplicemente una tendenza, ma è percepita dall’intero mondo della produzione sociale. ‘Generalizzazione’ ha detto l’Onda, sapendo di poterla rendere possibile, e non soltanto per capacità di relazione e di riconoscimento, non solo per una mera pratica dell’obiettivo, ma anche in virtù di una diffusa complicità. Complicità non è lo schema di un’alleanza, e nemmeno la scrittura di un patto, complicità non è neanche programma comune. Complicità è il sentimento di un percorso collettivo in cui ognuno può cercare la propria liberazione. L’indipendenza di tanti può così non essere separazione. Complicità è la condizione per la creazione di un alfabeto dell’alternativa che ancora non c’è, una ricerca, come quella che in ogni facoltà italiana si sta sviluppando intorno all’autoriforma come processo per riguadagnare la libertà e il diritto al sapere qui ed ora. Quando c’è questa complicità non solo non c’è pacificazione sociale che regga, ma non c’è nemmeno morte e fine della politica. E’ a questa complicità che questo inserto di oggi vuole dedicare qualche pagina e dare un po’ di spazio. Siamo qui. InOnda per l’appunto. Rimane un’unica avvertenza: per ascoltare bisogna sintonizzarsi sulle stesse frequenze.

Elisabetta Piccolotti

giovedì 11 dicembre 2008

SCIOPERO GENERALE 12 DICEMBRE 2008

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Oltre alla presenza dei compagni di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti, anche l'ONDA dei centri universitari di Pesaro e Urbino si mobiliterà per partecipare alla manifestazione per lo sciopero generale in piazza Pertini ad Ancona.
Alle 7:40, dalla stazione di Pesaro partiranno dei convogli ferroviari gratuiti organizzati dalla CGIL che raggiungeranno il capoluogo marchigiano, meta d'incontro regionale per manifestare il proprio consenso allo sciopero generale contro governo e padroni.

PER INFO:
CGIL PESARO
UNIURBinLOTTA
C'è anche Pesaro!

lunedì 8 dicembre 2008

ASSEMBLEA: SE QUESTA E' SCUOLA

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Segnaliamo quest'iniziativa.

Assemblea - dibattito sulla situazione della Scuola in Italia.

10 dicembre 2008 ore 17:00 Pesaro (PS)

Sala Consiliare della Provincia via Gramsci a Pesaro


Se questa è scuola : Effetti e conseguenze della soluzione finale Gelmini-Tremonti


interverranno

Daniela Barbaresi [segretaria regionale Flc scuola]

Renzo Savelli [assessore provinciale alla Pubblica Istruzione]

Gennaro Loffredo [responsabile nazionale scuola Prc]

coordina

Pino Panajoli [responsabile provinciale scuola Prc]


a seguire

interventi di comitati di lotta di genitori, studenti, insegnati, personale Ata e precari della scuola

sabato 6 dicembre 2008

Scuola, oltre i danni, la beffa (a firma Santa Sede) !

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Penso che gli stralci di questo articolo pubblica su LaRepubblica.it si commentino da soli, purtroppo.

Quindi "NO COMMENT"...


Scuola cattolica, la Chiesa attacca



CITTA' DEL VATICANO - Non sono servite manifestazioni, sit-in, o lezioni all'aperto. E' bastata la minaccia della mobilitazione delle scuole cattoliche per far cambiare idea al governo nel giro di qualche ora. I fondi per le scuole paritarie "vengono ripristinati", ha assicurato il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria. "C'è un emendamento del relatore che ripristina - dice Vegas - il livello originario, vale a dire 120 milioni di euro. Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini". Nonostante le rassicurazioni, anche il Papa ha fatto sentire la propria voce: "Gli aiuti per l'educazione religiosa dei figli - ha detto Benedetto XVI - sono un diritto inalienabile".

La palla, comunque, viene rimbalzata al ministero dell'Istruzione: sui 120 milioni di fondi in arrivo per la scuola sarà il dicastero guidato da MariaStella Gelmini, di concerto con quelli degli Affari regionali e dell'Economia, a valutare successivamente, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge finanziaria, la quota da destinare agli istituti scolastici privati. Lo stabiliscono due diversi emendamenti dei relatori al disegno di legge finanziaria e al bilancio approvati oggi dalla commissione Bilancio del Senato. L'emendamento del senatore Saia (Pdl) al ddl Bilancio stanzia 120 milioni per il 2009 all'istruzione scolastica. La proposta del senatore Pichetto Fratin (Pdl) invece stabilisce che "fermo restando il rispetto delle prerogative regionali in materia di istruzione scolastica, con decreto del ministro dell'Istruzione di concerto con il ministro degli Affari regionali e il ministro dell'Economia, sentita la conferenza stato-regioni, sono stabiliti entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, i criteri per la distribuzione alle regioni delle risorse finanziarie occorrenti alla realizzazione delle misure relative al programma di interventi in materia di istruzione".

Più duro Paolo Ferrero, segretario di Prc: "Mentre il governo ha ignorato, quando non ha represso, le manifestazioni di centinaia di migliaia di giovani studenti, ricercatori e docenti della scuola pubblica, rifiutandosi di cambiare i suoi provvedimenti che massacravano scuola e università e che tagliavano soldi e risorse, è bastata una semplice minaccia di mobilitazione da parte delle scuole cattoliche private per far cambiare idea al governo e nel giro di pochissime ore. Insomma, il Vaticano fischia e Tremonti e il governo ubbidiscono. Siamo alla farsa, se non fossimo alla tragedia, sulla scuola", ha detto.



Ho sorvolato sugli imbarazzanti commenti del Pd e dell'Idv che sostanzialmente concordano nel dire che i fondi alle paritarie sono da confermare e non da tagliare.

Questa, il Pd e l'Idv, sarebbe la sinistra all'opposizione ?

Una sinistra che non trova scandaloso il fatto che l'istruzione privata venga ancora finanziata in parte dallo Stato, soprattutto dopo i drastici tagli apportati all'istruzione pubblica ?

No comment. No comment...

Comunque l'articolo in versione integrale lo trovate qui:
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-8/cei-contro-tremonti/cei-contro-tremonti.html

martedì 2 dicembre 2008

Doverose integrazioni al bilancio dei primi mesi di governo fatto da Sara Marino (coordinatrice Giovani Azzurri Pesaro)

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Ci ho riflettuto per più di una settimana, ma alla fine mi sono deciso; devo assolutamente fare giustizia sull'operato del governo ed integrare in questa sede l'intervento di Sara Marino (coordinatrice giovani azzurri) che trovate qui:

http://www.policity.it/vitapolitica-pesarourbino/2-partiti/151-giovani-azzurri-sara-marino-traccia-un-bilancio-dei-primi-sei-mesi-del-governo-berlusconi

Ecco qualche grave lacuna nell'intervento della giovane militante politica, evidentemente bella quanto smemorata.

In simpatia e in onore della satira, sia chiaro:

1) Berlusconi ha fatto tornare l'Italia ai vertici della politica internazionale.La Merkel ancora ride al mirabolante scherzetto del "cucù" del nostro amato premier (a Trieste, il 18/11).
Unica controindicazione ? Gli italiani residenti in Germania sono giorni che girano con un sacchetto in testa per la vergogna e hanno crescenti difficoltà nel socializzare.

2) Obama non si è affatto risentito per la geniale battuta sulla sua “forte abbronzatura” (a Mosca, 05/11), si è limitato ad ignorare Berlusconi ad ogni valida occasione.
Inoltre sembra che quest’ uscita abbia fatto ripartire un importante settore dell'economia. Infatti è boom d’ incassi per i centri di abbronzatura: orde di Giovani Democratici, capitanati da Walter Veltroni e in preda ad una surreale Obama Mania, sono in fila da giorni accomunati dallo slogan "Neri ? (emh, abbronzati) Yes We Can !".

3) Importanti passi in avanti per la lotta all'inquinamento. L'Italia è orgogliosamente capofila in Europa del “fronte del no" alle riduzioni delle emissioni inquinanti.
Una nota del “WWF Italia” rovina la festa: "L'Italia è così fuori da ogni logica. Il governo ci ripensi".
Fonti non certe dichiarano di avere visto il famoso panda, simbolo dell'associazione nota in tutto il mondo, toccarsi le parti basse per scaramanzia.

4) Per restare in tema ambiente: fra i provvedimenti anti-crisi vi è la riduzione del bonus fiscale a chi installa impianti fotovoltaici e termici sopra le proprie case o aziende (art.29 del dl 185/2008)
Ma se la crisi economica è reale, la crisi ambientale invece, è risaputo, è solo la solita invenzione dei comunisti. Comunque sentita la notizia, il panda di cui sopra, ha tentato il suicidio per disperazione.

5) Il favoloso decreto Gelmini è stato giustamente ricordato anche da Sara Marino.
Ma si è dimenticata di ricordare i milioni di genitori, insegnati e studenti di tutte le età, che sono scesi in piazza per festeggiare ed esternare pubblicamente la propria gioia nei confronti di quest’ottima riforma scolastica.
Scarsa comunque nelle piazze la presenza dei bambini delle elementari. Accusati dai politici di destra di essere strumentalizzati da loro stessi, hanno occupato numerose aule e sono in assemblea permanente da settimane. Cossiga sta pensando di mandare qualche suo nipotino come infiltrato, travestito con un costume di carnevale da poliziotto, per risolvere la questione in maniera assolutamente democratica.

Potrei e vorrei continuare, ma purtroppo devo scappare che oggi sono a cena fuori da Alceo con mia nonna.
Ha detto che offre lei, gli è appena arrivata la social card (altra ottima iniziativa), ma credo si sia montata un po' la testa.
A ripensarci bene però forse è meglio se mi porto dietro il portafoglio...

Iron Italiani - Coordinatore Giovani Comunisti Pesaro - Rifondazione Comunista