giovedì 6 novembre 2008

BASTA DEMAGOGIA SULLE DROGHE



Premessa: il seguente intervento è la risposta alla lettera pubblicata il 5 novembre firmata da Elisabetta Foschi (presidente di "AN verso il Pdl").
Non avendo la possibilità di ritrovare il testo originale posso solo riassumerlo brevemente sperando di essere fedele al pensiero dell'autrice: i genitori e i maestri, piuttosto che preoccuparsi della riforma Gelmini, dovrebbero "aprire gli occhi" sul più grave fenomeno dell'aumento del consumo ed abuso di droghe ed alcool fra giovani e giovanissimi (come evidenziato recentemente dal questore di Pesaro Benedetto Pasini).
Una tendenza che, a detta dell'esponente di An, è stata causata anche dalla sottovalutazione di genitori e docenti ma principalmente dalla sinistra rea di aver favorito con la sua cultura l'uso e il consumo delle droghe.


BASTA DEMAGOGIA SULLE DROGHE

Seppur giovane e poco esperto di vita politica, penso di aver comunque già capito che cambiare discorso, quando non si hanno valide argomentazioni a sostegno della proria tesi, è una pratica assai diffusa fra i politici.

Mi sto riferendo nello specifico alla lettera della presidente di An Elisabetta Foschi pubblicata sul Resto del Carlino Mercoledì 5 Novembre.

La Foschi, infatti, prende spunto dalle recenti contestazioni studentesche ma, non trovando evidentemente validi argomenti in difesa del decreto Gelmini, sposta l'attenzione e la sua indignazione verso una tematica complessa quanto delicata come quella della "droga".

Cosa ancor più sconcertante risulta essere, per chi scrive, il grado elevato di semplicismo e demagogia con cui tale argomento viene trattato dall'esponente politica di AN.

Inanzitutto, per indicare i colpevoli del preoccupante e costante aumento del consumo di droghe (giustamente segnalato dal questore di Pesaro), punta il dito contro genitori ed insegnanti, come se educare un figlio/studente sia compito facile.

Non credo che, comunque, sia compito di un politico, senza specifiche competenze in materia educativa, dare lezioni di pedagogia a chicchessia.

Comunque, nel prosieguo della sua lettera, la Foschi continua con acute spiegazioni socio-antropologiche sostenendo che la colpa dell'escalation dell'uso ed abuso di droghe (ed alcoolici) è da riscontrare soprattutto in una presunta cultura "della sinistra" colpevole di promuovere il consumo delle droghe (soprattutto quelle leggere) fra i giovani.

Tale affermazione in sè ha proprio dello "stupefacente", è il caso di dirlo.

Bisognerebbe infatti, al posto di avventurarsi in simili determinazioni di cause/effetto tutte da dimostrare, fare riferimento alla leggi vigenti in materia in Italia, valutarne le conseguenze e trarne le dovute conclusioni.

In Italia, da diversi anni fino ad oggi, la materia "droga" è regolamentata dalla legge Fini-Giovanardi, approvata dal centrodestra nella scorsa legislatura.

Vorrei ora far notare che, grossomodo, proprio dall'approvazione di questa legge che "casualmente" si consolida e cresce in maniera costante il trend di aumenti nel consumo/abuso di droga (un vero e proprio boom per quanto riguarda la cocaina) nel nostro Paese.

Questa, benintesi, non è una mia personale opinione, ma quanto ci dicono i dati dell'Istituto Superiore di Sanità e un recentissimo studio dell'Osservatorio europeo sulle droghe (relazione annuale 2008)
Un politico non dovrebbe occuparsi in primis delle leggi, prima ancora di lanciarsi su ogni possibile e personale analisi di tipo sociologica, pedagogica e culturale ?

Inoltre ci sarebbe di che parlare anche sulle droghe legali e "di stato" (psicofarmaci, sigarette,slot-machine oltre all'alcool) anch'esse in drammatica ascesa per numero di abusi e spesso protagoniste in negativo di tragici eventi di cronaca.

In definitiva, credo che una tematica così seria non debba essere ridotta a delle invettive dal sapore di spot elettorale o banali affermazioni ideologiche a mo' di slogan del tipo "per la sinistra assumere droghe non pregiudica il futuro" [sic!] o "la sinistra promuove le droghe leggere" [solo perchè si ritiene che farsi una canna sia diverso che usare eroina/cocaina?].

Credo piuttosto sia più utile aprire un dibattito serio e ragionato sui problemi e sugli effetti della legislazione attualmente vigente in materia di droga, sulle eventuali modifiche apportabili (molte), per farne possibilmente un bilancio a diversi anni di distanza dalla sua entrata in vigore.

Iron Italiani - Prc - Coordinatore Giovani Comunisti Pesaro

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