Oggi è il giorno della verità in America.
Il giorno in cui gli americani sono chiamati a definire il loro futuro (e in buona parte anche quello del resto del mondo se la storia ci ha insegnato qualcosa).
Inanzitutto spero che rispondano alla chiamata alle urne più americani del solito ( gli USA infatti sono una delle democrazie con il tasso di astensionismo più alto, dato spesso dimenticato) e soprattutto che scelgano la speranza, la possibilità di cambiare (in meglio), che insomma votino per Obama, per il nuovo.
Anche perchè onestamente non penso che gli USA possano sopravvivere ad altri 4 anni di presidenza Repubblicana, per non parlare poi dell'eventuale politica internazionale di una coppia come quella McCain-Palin. Da paura.
Unica cosa certa, comunque vada, è che l'attuale presidente George W. Bush finalmente sarà costretto a fare le valigie dalla Casa Bianca.
Ma poteva il nostro mitico super presidente Silvio Berlusconi , (il fatto risale al 13 ottobre) evitare di leccar... emh di dare una sua personale valutazione dell'operato del Texano guerrafondaio ?
No, no che non poteva, vale la pena ricordare le parole utilizzate in tale occasione:
Il saluto di Berlusconi a Bush: «Storia dirà che sei stato un grandissimo presidente»
e anche
«Bush è un uomo di grandi principi, grandi ideali, grande visione, ma soprattutto uno che ha il coraggio di perseguire questa visione. In lui non ho mai visto il calcolo del politico, ma la spontaneità e la sincerità di colui che crede in quello che fa. Mi è stato facile condividere le decisioni di Bush fondate sull'amore della libertà, la democrazia e il rispetto per gli altri».
FANTASTICO.
A volte mi chiedo se mentre parlava pensava veramente a Bush, no perchè in tal caso bisogna fare i complimenti sinceri al nostro Presidente del Consiglio per la facoltà di disaccoppiare pensiero e parola.
Ammenochè, ipotesi vieppiù agghiacciante, Silvio credeva e crede tutt'ora in quelle parole proferite a Bush nell'ultimo incontro ufficiale fra i due.
Caro Silvio Berlusconi, MI CONSENTA, CRIBBIO, un personale e breve bilancio dell'operato del suo amico Texano.
Chissà se la storia e gli storici si ricoderanno di queste piccole macchie nell'operato di Bush che mi vengono in mente appena penso all'attuale, ancora per poco, presidente USA.
ELEZIONI E DEMOCRATICITA': probabilmente l'unico presidente del dopo guerra ad essere stato eletto senza averne il diritto.
Ricordate lo scandalo voti in Florida quando lo sfidante era Al Gore?
Solo un passo indietro di quest'ultimo sbloccò la situazione, che rimane comunque una pagina oscura della storia delle elezioni presidenziali americane.
AMBIENTE: eccetto per ultimi, e disperati, tentativi di favorire fonti rinnovabili ed energia pulita, mi piace ricordare Bush come fervente oppositore del protocollo di Kyoto (peraltro un accordo anche fin troppo blando) che non ha mai voluto ratificare.
Inoltre Bush non ha mai sentito il dovere di rendere conto al mondo il perchè l'America e gli Americani hanno il diritto di inquinare, a livello pro capite, più di qualsiasi altra nazione mondiale (a volte anche 4-5 ordini di grandezza, a seconda della nazione di riferimento).
Anzi, come fece il padre, in più occasioni ha ribadito il "diritto dei cittadini americani al proprio tenore di vita".
POLITICA INTERNAZIONALE: Afghanistan e Iraq, giusto per soffermarci agli esempi massimi
delle decisioni di Bush fondate sull'amore della libertà, la democrazia e il rispetto per gli altri.
Due conflitti tremendi che non hanno risolto nessun problema di quelli ipotizzati (il terrorismo internazionale è ancora lì, anzi si è espanso e frammentato), in compenso hanno causato centinaia di migliaia di morti, feriti e profughi civili. Diverse migliaia di morti fra le truppe occidentali.
E, soprattutto, non si intravede neanche l'ipotetica fine di questi disastri totali.
POLITICA ECONOMICA: La recente crisi finanziaria (che si sta abbattendo sempre più nell'economia reale)è cresciuta ed esplosa negli USA e può essere paragonata come gravità e effetti disastrosi solo a quella del '29.
Non male.
Curioso poi la medicina somministrata da George SuperNeoLiberista W. Bush : a salvare il sederino di banche e sistema economico ci pensano le casse statali.
DIRITTI UMANI: Guantanamo (e come dimenticare Abu Ghraib )è stata ed è sicuramente una lezione per il rispetto dei diritti civili ed umani che la storia non dimenticherà.
Per ragioni di spazio concludo qui questo piccolo bilancio dell'operato di Bush.
Ognuno poi può fare una sua personale valutazione e decidere se ricordarlo come un grandissimo presidente o, credo che è la maniera più consona alla luce di questi 8 anni di presidenza, salutarlo con UN CORDIALE FANCULO MISTER BUSH.
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