mercoledì 8 ottobre 2008

L'o.d.g. modificato e approvato dal Consiglio Comunale di Pesaro

Ordine del Giorno

Il Consiglio Comunale di Pesaro


IN OSSERVANZA E ADEMPIMENTO

a) della XII delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione Italiana: "È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".

b) della legge 20 giugno 1952, n. 645, in particolare dell'articolo 1 Riorganizzazione del partito fascista: "Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento, o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti o metodi del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista."

c) della legge 25 giugno 1993, n. 205, in particolare del comma 2 dell'articolo 1 Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi: "E' vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi".


PRESO ATTO

a) della estraneità del fascismo, del nazismo, delle ideologie attuali che ad essi si riferiscono, e di ogni tipo di espressione razzista e xenofoba, con i valori comuni alla base della civile convivenza tra i cittadini; nonché della totale incompatibilità di tali ideologie con la Costituzione Italiana e con i valori fondanti della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista;

b) delle barbare aggressioni perpetuate da gruppi neofascisti, neonazisti e xenofobi nella nostra provincia e città. Nel solo Comune di Pesaro, in meno di due mesi, sono state realizzate quattro aggressioni di stampo nazi-fascista e razzista.

c) della pericolosità per l'ordine pubblico cittadino, sia per i metodi spesso violenti, sia per l'aggressività discriminatoria dei messaggi lanciati.


IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a tutelare, in termini di legge e presso le autorità preposte a garantire l'ordine pubblico, la comunità cittadina da ogni tipo di violenza squadrista realizzata da gruppi di estrema destra ai danni di qualsiasi cittadino senza distinzione di sesso, razza, religione e appartenenza politica;

a non concedere spazi di proprietà comunali, ovvero tutte quelle strutture o suoli pubblici soggette ad autorizzazione, per iniziative che facciano riferimento direttamente o indirettamente al fascismo, al nazismo o a idee razziste.

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