domenica 17 agosto 2008

La fine di questa triste storia?




tratto da "Il Messaggero" del 15/08/2008

Hanno 18 anni gli aggressori nazi
Denunciati quattro giovani di Fano, Calcinelli, Pesaro e Fabriano

di MARCO GIOVENCO

FANO - Hanno fra i 18 e i 20 anni gli ”skin head” che hanno aggredito tre giovani fuori dal “Sun City Beach” di Marotta nella notte fra il 7 e l’8 agosto, mandandone uno all’ospedale. Un pestaggio che politicamente ha sollevato un vespaio per le implicazioni ideologiche che hanno fatto da sottofondo all’assalto a suon di calci e pugni. Gli stessi autori - un gruppo di 8 ragazzi - sono tutti riconducibili a frange estremiste di simpatizzanti naziskin: per inciso, teste rasate o con capelli cortissimi, anfibi, borchie, catene alle cinture, croci unicinate come accessorio e tutti nero vestiti. Quasi una divisa. Di questi 4 sono ora iscritti ufficialmente nel registro degli indagati, con l’accusa di concorso in lesioni personali aggravati. I 4 denunciati sono di Fano, Calcinelli, Pesaro e Fabriano, tutti operai e già conosciuti alle forze dell’ordine - in particolare uno avrebbe dei precedenti specifici - che ora stanno verificando il loro coinvolgimento in altre passate aggressioni a sfondo politico, fra cui quella avvenuta un anno fa alla Festa del Vino a Pergola sfociata in un accoltellamento. Le testimonianze e gli indizi raccolti in questi giorni dai carabinieri della compagnia di Fano, con il coordinamento del capitano Cosimo Giovanni Petese, hanno portato gli inquirenti a non avere dubbi sulla responsabilità del quartetto nel pestaggio di Marotta. In particolare, alla luce dei racconti fatti dai testimoni e dalle stesse vittime, uno dei giovani avrebbe materialmente picchiato il giovane di Mondolfo mentre gli altri tre complici trattenevano a forza i due amici dell’aggredito.
Intanto il sindaco di Fano, Stefano Aguzzi, ringrazia pubblicamente i carabinieri elogiandoli per il fatto «che nel giro di pochi giorni hanno individuato i responsabili dell'episodio». Le dichiarazioni del primo cittadino vanno intese anche come replica alle accuse lanciategli dal presidente provinciale dell’Anpi, Giuseppe Scherpiani, che proprio il giorno prima aveva stigmatizzato il ritardo con cui il sindaco aveva denunciato l'accaduto. Dal canto suo Aguzzi, «non ritiene attinenti con i fatti accaduti le dichiarazioni fatte sul suo conto» da Scherpiani e giudica «falsa» l’affermazione secondo cui l'Amministrazione avrebbe assegnato una sede a Forza Nuova, preferendo non entrare nel merito della polemica bensì ricordando piuttosto che nutre «sentimenti di stima profonda e di grande rispetto verso l'Anpi». «La nota inviata a Prefetto e Questore -prosegue- evidenzia l'attenzione che questa Amministrazione ha sempre posto allorquando l'azione di pochi, qualunque sia il colore politico di appartenenza, comprometta la sicurezza e soprattutto la tolleranza che questa città ha sempre manifestato verso le diverse ideologie». Ma a tenere alta la polemica è anche il capogruppo Pd in consiglio comunale Luca Stefanelli che attribuisce precise «responsabilità politiche al sindaco, abituato a vivere quotidianamente nell'ambiguità. Quando un'amministrazione non è né di destra né di sinistra -dice- si originano confusioni che consentono a movimenti di estrema destra e sinistra di prendere il sopravvento. L'auspicio è che l'Amministrazione non intervenga soltanto a parole, ma anche nei fatti».

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