mercoledì 1 ottobre 2008

MANIFESTIAMOCI !!!


Purtroppo eccoci nuovamente qua, a fronteggiare con armi impari la rinnovata offensiva liberticida del CAIMANO e del suo staff.
La viscerale ricerca di Tremonti verso l'ideale razionalizzazione della spesa pubblica si rivolge ora, in un impeto di "grilliano" populismo, contro l'editoria cooperativa e politica. Il suo decreto legge, passato al senato a voti di fiducia nella prima settimana d'agosto, prevede il taglio di 83 milioni al fondo per l'editoria della presidenza del Consiglio per il 2009 e di 100 milioni per il 2010. Con tale manovra il governo cancella il "DIRITTO SOGGETTIVO" che regola i contributi diretti per gli editori aventi diritto, considerando parametri quali la tiratura, la diffusione, i costi di produzione e il peso della pubblicità sul fatturato.
Quindi non sarà più lo STATO a sostenere giornali e media privi di padrone e senza scopi di lucro, ma piuttosto spetterà al GOVERNO elargire un eventuale contributo editoriale,con la piena possibilità di utilizzarlo come arma per ricattare quelle "voci" che si terranno fuori dal coro bipolarista.
Naturalmente da tale affondo contro la libertà di stampa rimarranno illese le grandi testate nazionali ( "Corriere della Sera", "Repubblica", "Il Sole 24 Ore"... ), che hanno le spalle ben coperte dai piani alti "confindustriali" e dall'ampio bacino pubblicitario, e anche le testate editoriali del gruppo Mondadori ( casa editrice del presidente del Consiglio ), che continueranno a fagocitare cospicui finanziamenti pubblici.
Possiamo quindi parlare di una vera e propria "pulizia etnica" dell'informazione, volta a cancellare qualsiasi forma di associazionismo cooperativo in nome dell'accentuazione di un oligopolio informativo, facilmente manovrabile dai vertici governativi.
Ma il tutto rientra nel perverso progetto politico-culturale di creazione di un "PENSIERO UNICO" imposto e accettato apaticamente, il cui compito è smantellare qualsiasi principio di coscienza critica. Ad alimentare questo "MOSTRO", dagli abiti imprenditoriali, ma dal "cuore nero", si sono adoperati in tanti, anche e soprattutto in quella fantomatica "sinistra di centro" che osa definirsi riformista quanto modernista.
Sono 27 le cooperative di giornali che rischiano la chiusura definitiva, falciate dal decreto Tremonti. Tra queste vi sono "Liberazione" e settimanali come "Carta".
Ma il mio interesse maggiore si catalizza su un giornale da sempre in prima linea e da sempre fuori dalla mediocrità e dalle tendenze.
Un giornale che nei suoi trentotto anni di vita ha saputo "farsi strada" senza mai cedere alle leggi del mercato, senza mai vendersi a pubblicitari o a spavaldi imprenditori.
Un giornale fatto di 92 dipendenti soci lavoratori e lavoratrici che percepiscono tutti lo stesso stipendio.
Un giornale che ha un solo editore: i LETTORI.
Tutto ciò è il "MANIFESTO".
Per me un bene unico e un ottimo anticorpo contro il virus del conformismo totalizzante del mondo editoriale e della società neo-liberista e fascistoide che si sta delineando.
Scusate la mia "partigianeria", ma fate una cosa utile: SOTTOSCRIVETE anche voi al "Manifesto" per mantenere in vita una delle ormai poche voci veramente di SINISTRA che riesce a farsi sentire e per "manifestare" in maniera concreta contro i reazionari e repressivi provvedimenti di tale governo.
Come disse Piero Ottoni ( ex direttore del "Corriere della Sera" ) nel 1983:

"Il Manifesto è un lusso. Ma i lussi oggi sono necessari."


ROSCIO



Ecco come potete partecipare alla campagna di sottoscrizione:

-On line, versamenti su carta di credito http://www.ilmanifesto.it/ed è il metodo più veloce ed efficace.

-telefonicamente, sempre con carta di credito, al numero 06-68719888, o via fax al numero 06-68719689. Dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,30 alle 18,30. Dove potete telefonare anche per segnalare, suggerire e organizzare iniziative di sostegno.

-Con bonifico bancario presso la Banca popolare etica – Agenzia di Roma – intestato a il manifesto – IBAN IT40K0501803200000000535353.

-Con Conto corrente postale numero 708016, intestato a il manifesto Coop. Ed. Arl. - via Bargoni 8 – 00153 Roma.

http://www.ilmanifesto.it/pagine/fateci-uscire/lo-spot/

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