domenica 14 febbraio 2010

LA SINISTRA CHE HA BEN GOVERNATO LE MARCHE DEVE CONTINUARE A FARLO. IL TRASFORMISMO ECLETTICO DEL PD SERVE SOLO AI "PADRONI DEL VAPORE"!


Dopo 15 anni di buon governo regionale, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Sinistra Ecologia Libertà, in una parola la SINISTRA, ha ricevuto il benservito dal PD, che ha rotto la "vecchia" alleanza ed ha preferito allearsi con l'UDC di Casini, che nelle Marche è al governo con la destra nelle province di Ascoli e Macerata, ed in numerosissimi comuni.
La motivazione è semplice da spiegare: in una crisi economica senza precedenti, il PD, che pretende di essere l'erede assoluto del PCI, intende allearsi con i poteri forti, al fine di garantire loro l'ingresso nella gestione dell'economia "protetta".
Non è un caso che la nuova alleanza di centro varata a sostegno di Spacca abbia in programma la privatizzazione dei servizi pubblici locali, dell'acqua, della sanità, il sostegno alla scuola privata, l'intervento dei privati nelle infrastrutture ( vedi la vicenda del Quadrilatero ).
Rifondazione, insieme agli altri partiti di Sinistra, intende al contrario dimostrare che è possibile gestire questa drammatica fase economica avendo come punto di riferimento le fasce deboli della società marchigiana: i precari, i cassintegrati, i pensionati, ed allargare l'intervento pubblico regionale al fine di dare una risposta alle vere preoccupazioni dei cittadini.
Così come abbiamo dimostrato in questa legislatura, con l'approvazione di atti importanti e significativi, come le leggi contro le delocalizzazioni, a favore del trasferimento delle imprese in crisi, a favore dei lavoratori, o ancora le proposte di legge per l'introduzione del salario sociale per i precari e coloro che hanno perso il posto di lavoro, e quella per la riduzione dei costi della politica e delle amministrazioni pubbliche.
Quindi le Marche possono continuare ad avere la possibilità di mettere al primo posto i lavoratori, la difesa dei beni comuni, la sanità, le priorità ambientali, e insieme sperimentare nuovi istituti, come il salario sociale contro la precarietà, la valorizzazione delle esperienze partecipative, la realizzazione di istituti pubblici capaci di dare gambe ad un'economia autocentrata sui bisogni e sul lavoro di qualità.

Sarà per queste cose che chiederemo ai cittadini delle Marche un voto, utile per loro e non per gli interessi di quei poteri forti che hanno contribuito a mettere in ginocchio l'economia di tante famiglie.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA MARCHE

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