lunedì 26 gennaio 2009

Una scissione inspiegabile




Quella di Vendola e soci è un' inspiegabile scissione, progettata sei mesi fa con la sconfitta della mozione vendoliana nel congresso di Chianciano e messa in atto con l'alibi delle dimissioni di Sansonetti dalla direzione di Liberazione; è bene menzionare che il quotidiano di partito possedeva un passivo di ben 3 milioni di euro, subito coperti dalla direzione Ferrero, e un calo vertiginoso delle vendite che accompagnava il debito accumulato dall'ex direttore.

Il distaccamento di Vendola prima e Bertinotti poi, lo reputo privo di valide giustificazioni e dissidente a costruire un dibattito all'interno del partito che possa contribuire a far crescere Rifondazione Comunista come una grande forza della sinistra italiana. A mio parere la scissione da Rifondazione è solo un avvicinamento al dialogo con il PD o addirittura un esplicito confluimento nello schieramento di Walter Veltroni, ricordando che quest'ultimo rappresenta uno dei personaggi politici accondiscenti al progetto della distruzione della sinistra italiana.

Nonostante la scissione, Rifondazione Comunista continuerà l'ottimo lavoro politico intrapreso 6 mesi fa, promosso dal suo segretario Paolo Ferrero e dalla direzione nazionale e condiviso da un terzo della corrente vendoliana che ha deciso di proseguire la propria militanza con Rifondazione.

Alessandro Panaroni

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