giovedì 8 gennaio 2009

Congelare i rapporti con Israele!



Sono trascorsi appena pochi giorni dall'inizio del 2009, quando le speranze di pace, auspicate da tutta la popolazione mondiale, vengono frantumate prematuramente da una mattanza perpetrata dall'esercito israeliano ai danni della popolazione palestinese residente nella striscia di Gaza. I numeri delle vittime provenienti da quelle terre fanno congelare il sangue! Basti pensare che circa un terzo dei palestinesi uccisi fin d'ora sono bambini e adolescenti al di sotto dei sedici anni.
L'immobilismo degli Stati Uniti e dell'Europa è clamorosamente vergognoso: dopo due settimane di combattimenti e atrocità non è stata dichiarata una convincente presa di posizione che condanni le due parti in conflitto, ovvero Israele e Hamas, colpevoli della strage in atto. Il silenzio dei governi occidentali è pesante e rischia di aumentare il suo peso ogni giorno che passa, offrendo agli assassini un lasciapassare per concludere il loro sanguinoso operato. In questo momento l'urgenza dei governi europei (compreso quello italiano) risiede nel congelare i rapporti politici economici e sociali con Israele, primo responsabile della carneficina e di una politica arrogante che tende verso l'eliminazione dell'identità del popolo palestinese; chiaramente Hamas non è esclusa da tutte le colpe, infatti rappresenta una minaccia per la popolazione civile israeliana, ma ciò non impedisce che lo stato sionista d'Israele debba essere punito.
Fermare la guerra a Gaza è una priorità assoluta, perchè la violenza bellica non cancella i problemi, anzi crea nuove divisioni che potrebbero essere dannose per un possibile futuro di pace. Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti raccolgono l'appello di un richiamo ad una pace giusta tra i due popoli, mobilitandosi a favore di un arresto immediato dell'aggressione israeliana in terra palestinese.

Alessandro Panaroni
Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti (Pesaro-Urbino)
Rifondazione Comunista

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