martedì 30 dicembre 2008

FERMIAMO I RAID ISRAELIANI




GAZA, FERRERO CON SINISTRA ISRAELIANA: “FERMARE RAID E CONSENTIRE ACCESSO AIUTI”
domenica 28 dicembre 2008
Gerusalemme, 28 dic. 2008 – Il segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, in conclusione del viaggio in Israele e Palestina nel corso del quale ha visitato i territori occupati, incontrando Abu Mazen e le massime autorità palestinesi, oggi si è recato alla Knesset dove ha avuto un incontro con il deputato arabo israeliano Mohammed Barakeh, segretario del Partito comunista israeliano e leader del Fronte democratico per la pace e l’uguaglianza.
“Con Barakeh e le forze di sinistra e pacifiste c’è perfetta identità di vedute – riferisce Ferrero al termine dell’incontro – Abbiamo convenuto sulla condanna nei confronti dei raid militari dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza; sulla richiesta di immediata sospensione di tutte le azioni militari, che continuano a mietere vittime innocenti tra le popolazioni civili; sull’urgenza di riaprire i varchi con i territori occupati, in modo da permettere l’accesso agli operatori e gli aiuti umanitari necessari a mitigare il dramma delle popolazioni martoriate della striscia”.

Ufficio Stampa Prc
28 Dicembre 2008
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M.O.: ANP PRONTA A RIPRENDERE CONTROLLO DI GAZA

Gerusalemme, 28 dic. - (Adnkronos) - L'Autorita' nazionale palestinese e' pronta a riprendere il controllo della Striscia di Gaza se l'operazione militare israeliana in corso rovescera' il governo di Hamas. "Siamo pronti a tornare nella Striscia di Gaza" -ha detto un alto esponente dell'Anp al Jerusalem Post- "riteniamo che la gente sia stufa di Hamas e voglia un nuovo governo". Un'altra fonte dell'Anp ha confidato al giornale israeliano che Fatah, il partito del leader dell'Anp Mahmoud Abbas, ha gia' diramato istruzioni a tutti i suoi esponenti nella Striscia perche' si preparino alla possibilita' di un ritorno al potere dal quale furono scacciati nel giugno 2007. "Abbiamo uomini nella Striscia che sono pronti a riempire il vuoto di potere -ha detto- ma naturalmente tutto dipende dal fatto se Israele riesce a buttar giu' il regime". Le due fonti negano che Fatah abbia esortato Israele a lanciare l'attacco, ma non nascondono la speranza che serva a far cadere hamas. E spiegano che sono pronti ad inviare uomini della sicurezza di Fatah dalla Cisgiordania, se fosse necessario.

(Cif/Zn/Adnkronos)
28-DIC-08 14:02
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RAID ISRAELIANI SU GAZA. DOMANI VERTICE UE A PARIGI
ROMA 29 DICEMBRE 2008
Al terzo giorno dell'operazione 'Piombo Fuso', Israele ha continuato a martellare dal cielo ogni obiettivo che nella Striscia di Gaza sia in qualche modo legato a Hamas e alla Jihad Islamica, della quale è stato ucciso un alto ufficiale. Hamas ha reagito intensificando i tiri di razzi Qassam e Grad, oltre 60, sui centri abitati del sud di Israele, dove tre persone sono rimaste uccise, ad Ashqelon, nel kibbutz di Nahal Oz e nella citta' di Ashdod.Il bilancio dei morti a Gaza, in gran parte miliziani, ma ci sono anche civili e alcuni bambini, continua a salire e stasera è stato stimato in almeno 343 uccisi e in un migliaio di feriti. L' Onu ha detto che almeno 57 morti erano civili, fra questi cinque sorelline vittime di un raid aereo su Jabaliya la scorsa notte.Intanto non si ferma il lancio di razzi contro Israele, dove oggi tre persone sono morte. In mattinata, un razzo piovuto su un cantiere della citta' di Ashqelon ha ucciso un manovale beduino, originario del Neghev, e ferito altre 15 persone. Questa sera, a distanza di pochi minuti, un razzo Katiuscia ha colpito la stazione degli autobus di Ashdod, uccidendo una donna e ferendo altri quattro civili, mentre un altro e' esploso nel kibbutz di Nahal Oz, a nord della Striscia di Gaza, uccidendo un uomo e ferendone gravemente un altro.

Sale così a quattro il numero degli israeliani uccisi da razzi palestinesi dopo l'inizio dell'offensiva aerea contro la Striscia di Gaza. Sabato scorso un uomo era stato ucciso nella cittadina di Netivot.I lanci di questa sera sono stati rivendicati, con un comunicato, dalle Brigate Ezzeddin al Qassam, il braccio armato del movimento islamico palestinese Hamas.
Il ministro della difesa Ehud Barak, in un acceso dibattito alla Knesset, convocata in seduta straordinaria per discutere delle operazioni a Gaza, ha affermato che Israele "ha lanciato una guerra a oltranza contro Hamas e i suoi simili'.

Il vice capo di stato maggiore Dan Harel ha detto che a conclusione dell' offensiva a Gaza "non restera' in piedi nemmeno un edificio di Hamas" e ha aggiunto che "la battaglia e' solo all' inizio". L'esercito sembra intanto solo in attesa dell' ordine di entrare a Gaza.
In un chiaro messaggio rivolto a Hamas, Israele ha permesso alle reti Tv di tutto il mondo di filmare concentramenti di carri armati e altri blindati sul confine con Gaza. In seguito pero' ha dichiarato l'area del suo territorio a ridosso della Striscia zona militare chiusa interdetta ai civili, ad eccezione degli abitanti del posto.Secondo il sito internet israeliano di intelligence, Debka, Israele avrebbe gia' cominciato a impiegare unita' di commando nel cuore della Striscia per rapide incursioni contro obiettivi di Hamas.

Nei raid aerei che si sono susseguiti nel corso della giornata e' stato ucciso a Khan Yunes Ziad Abu Tir, un alto ufficiale della Jihad Islamica da tempo attivamente ricercato da Israele e assieme a lui tre miliziani e il figlio di 8 anni di uno di questi.

Sono stati pure colpiti tra altri obiettivi l' ufficio del premier di Hamas Ismail Haniyeh e la casa di un altro esponente del movimento islamico Maher Zaqut che al momento dell' attacco, in cui 12 persone sono state uccise, non era nell'abitazione. Secondo Israele e' stato pure distrutto un autocarro con decine di razzi Grad.

Dall' Egitto sono entrati nella Striscia una decina di autocarri di medicinali mentre da questa un piccolo numero di feriti palestinesi, sembra una trentina, ha avuto il permesso di farsi curare in Egitto.

Vertice Ue a Parigi
I ministri degli Esteri dei Ventisette si vedranno domani a Parigi per un vertice straordinario sulla crisi di Gaza. In un comunicato diramato a Parigi, il ministero degli esteri francese ha precisato che " i ministri esamineranno il possibile contributo dell'Unione europea alla soluzione della crisi attuale, in collegamento con gli sforzi della comunita' internazionale, in particolare quelli del segretario generale delle Nazioni Unite".

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